Conosci già il nuovo bonus per ristoranti e attività di ristorazione 2022? Scopri se hai i requisiti necessari per richiederlo
Gli ultimi anni stanno mettendo a dura prova il mondo dell’imprenditoria, colpendo in modo specifico il settore della ristorazione, ecco perché il nuovo bonus ristoranti 2022 può essere un ottimo aiuto per ristoranti, gelaterie, bar e pasticcerie.
Infatti, richiedendo il bonus, le attività di ristorazione possono ottenere un incentivo pari al 70% delle spese sostenute per l’acquisto di macchinari e beni strumentali durevoli, fino ad un massimo di 30.000 euro a fondo perduto.
Ma quali sono i requisiti per richiederlo, le condizioni da rispettare e le attività che possono effettivamente presentare domanda? Scopriamolo insieme.

Bonus ristoranti 2022: cosa dice?
Le regole per l’accesso all’incentivo rivolto a ristoranti, pasticcerie e gelaterie per l’acquisto di macchinari e beni strumentali durevoli sono contenute nel decreto attuativo del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 agosto 2022.
L’agevolazione prevede il rilascio di un contributo pari al 70 per cento delle spese totali ammissibili, entro il limite di 30.000 euro per singola impresa. Saranno stanziati 56 milioni di euro e i contributi saranno assegnati seguendo l’ordine cronologico di richiesta fino al 31/12/2023.
Chi può richiedere il bonus?
Potranno accedere al bonus destinato alle attività di ristorazione:
- Ristoranti (codice ATECO 56.10.11) iscritti nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o che hanno acquistato nei 12 mesi precedenti prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% degli acquisti totali del periodo.
- Gelaterie e pasticcerie (codici ATECO 56.10.30 – 10.71.20) iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o che hanno acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale.
Inoltre, il contributo spetterà alle imprese che:
- sono nel libero esercizio dei propri diritti;
- non sono considerate in difficoltà;
- non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedura concorsuale o altra situazione equivalente;
- risultano regolarmente iscritte presso INPS o INAIL e hanno il DURC regolare;
- sono in regola con gli adempimenti fiscali;
- hanno restituito le somme eventualmente dovute in caso di provvedimenti di revoca di agevolazioni;
- non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Attrezzatura e macchinari professionali: cosa rientra tra le spese ammissibili per la richiesta del bonus
Nell’elenco delle spese ammissibili per il calcolo del contributo concedibile rientrano quelle sostenute per l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa, nuovi di fabbrica e acquistati alle normali condizioni di mercato da soggetti terzi che non hanno relazioni con l’impresa.
I beni acquistati dovranno essere mantenuti nello Stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo e per i pagamenti dovrà essere garantita la piena tracciabilità.
Mentre restano fuori dalle spese agevolabili quelle sostenute prima della presentazione della domanda, così come quelle effettuate per componenti, pezzi di ricambio, terreni e fabbricati, beni usati e utenze, come quelle di luce e gas.
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