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Come aprire un ristorante in casa

Se ci sai fare ai fornelli, sei un bravo intrattenitore e non vuoi affrontare le spese di un’attività commerciale, allora aprire un ristorante in casa tua è la soluzione migliore.

Come funziona il ristorante in casa? E da cosa bisogna partire? Scopriamolo in quest’articolo.

Come aprire un ristorante in casa: i vantaggi 

L’home restaurant è un vero e proprio ristorante all’interno di un appartamento privato ed è una moda che sta prendendo sempre più piede all’estero ma soprattutto in Italia. È una scelta molto valida come alternativa a un ristorante. Se hai dubbi sul perché aprire questo genere di attività, dopo aver scoperto tutti i vantaggi che riserva, cambierai idea.

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  • Se hai già un lavoro e sei un bravo cuoco, aprire un ristorante in casa è un’ottima idea per arrotondare lo stipendio.
  • È un ottimo modo per fare nuove amicizie e ampliare la propria rete di conoscenze. Alla base dell’home restaurant c’è infatti la filosofia della condivisione: coppie, gruppi di persone che non si conoscono a volte provenienti anche da altri Paesi, si ritrovano a mangiare allo stesso tavolo e condividere le proprie storie. 
  • Grazie al social eating è nata una community in tutta Italia che tocca diverse città e che organizza diversi eventi nel settore del food.
  • I tourist eating invece sono cene rivolte ai turisti per far conoscere loro la cucina locale.  
  • Le spese da sostenere sono nettamente inferiori rispetto a quelle di un ristorante tradizionale, sia perché non si compra o affitta un locale commerciale, sia perché il numero dei coperti è nettamente inferiore. 

Ristorante in casa: l’iter burocratico 

Ad oggi non esiste una vera e propria legge da seguire per aprire un ristorante in casa. Bisogna seguire un disegno di legge per lo svolgimento dell’attività di chef a domicilio che prevede le seguenti condizioni:

  • Essere in possesso dei requisiti professionali adeguati: aver lavorato per un periodo di almeno 2 anni negli ultimi 5 nella ristorazione o essere in possesso di un diploma di chef o aver frequentato un corso SAB per la somministrazione di cibi e bevande. 
  • Messa a norma dell’ambiente: anche l’installazione di una canna fumaria esterna e l’iter di conservazione degli alimenti. 
  • Il numero massimo di coperti previsti all’anno è di 500 e il fatturato massimo da non superare è di 5 mila euro. 
  • Poiché si tratta di un’attività saltuaria, non esiste l’obbligo di versamento contributi. 

Home restaurant, da dove partire  

I Social sono il canale principale per farsi conoscere in qualsiasi genere di attività e anche in questa si rivelano un ottimo aiuto. 

Prepara un piano di marketing efficace, che coinvolga l’utente e mettici la faccia: chi verrebbe a cena a casa di un perfetto sconosciuto che non ha mai visto? Quindi racconta chi sei, le tue passioni e perché hai scelto di aprire un home restaurant. Ricorda che alla base di quest’attività ci sono le relazioni, i racconti e la condivisione con gli altri. 

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Esistono numerose piattaforme e siti di social eating dove puoi farti conoscere e chattare con gli ospiti. 

Organizza delle cene a tema o degli eventi nel tuo home restaurant: una cena a base di sushi, una della tua città d’origine… E ricorda di coinvolgere i tuoi ospiti e raccontare loro storie, aneddoti sui tuoi piatti e su di te. 

Hai mai pensato di aprire un home restaurant? Continua a seguire il blog di Emiliano Arredamenti per altri consigli.