Se stai pensando di rifare il pavimento del negozio sei nel posto gusto. In questo articolo approfondiremo tutto ciò che devi sapere su questo importante argomento!
L’esigenza di rifare il pavimento del negozio di solito si presenta quando si acquista un nuovo locale e il pavimento che ci ritroviamo non ci piace, oppure, più semplicemente, dobbiamo sostituire un vecchio pavimento. Ma da dove iniziare? Chi dobbiamo contattare? È possibile rifare il pavimento senza togliere per intero l’arredamento che magari c’è già o senza fare grandi opere murarie? E se c’è il riscaldamento a pavimento, come si fa?
In questo articolo vogliamo darti tutti i suggerimenti utili per compiere questo importante passo!
Rifare il pavimento del negozio: niente improvvisazioni!
Se si desidera cambiare un pavimento per prima cosa è il caso di rivolgersi a un’azienda competente in grado di intervenire e di eseguire i lavori, dall’inizio alla fine.

Considera infatti che potrebbe essere necessario divellere completamente il vecchio per sostituirlo con il nuovo; quindi potrebbe essere necessario smantellare l’esistente, ripristinare i sottofondi e riposizionare la pavimentazione nuova.
Prediligi un’azienda o un artigiano che sia anche esperto della tipologia di pavimentazione scelta. Ogni pavimento infatti richiede una tipologia specifica di supporto, esistono per esempio in commercio collanti con differenti caratteristiche ed è importante sapere quale usare a seconda dei casi.
Entriamo nel dettaglio degli scenari possibili
Rifare il pavimento del negozio: senza demolizioni
È possibile rifare i pavimenti senza necessariamente demolire e, quindi, sovrapponendosi alla pavimentazione precedente. Prima di decidere, è bene però valutare diversi aspetti.
Sotto il pavimento c’è il massetto di sottofondo, dove quasi sempre sono inserite le tubazioni degli impianti. Fino a qualche anno fa il massetto era realizzato senza rete a maglia o a fibre e quindi non era in grado di ripartire correttamente i carichi sul sottostante solaio. L’impianto termico e idrico inoltre veniva realizzato con tubi metallici, per cui potrebbe avere senso valutare se ci sia occasione di rifare anche gli impianti ed il massetto, magari aggiungendo degli strati di isolante termico e acustico.
Infine è bene considerare che un nuovo pavimento sovrapposto ad uno esistente, eredita da questo tutti i suoi possibili difetti.
Il supporto di una ditta specializzata diventa quindi importante per capire se conviene intervenire sostituendo il pavimento esistente o se si può procedere con la sovrapposizione di uno a basso spessore.
Rifare il pavimento del negozio senza arredamento esistente
Se il locale che hai acquistato è vuoto, i lavori risultano più semplici e veloci, ma prima di iniziare è bene verificare in che stato è la pavimentazione precedente e fare dei test per capire come si comporta il sottofondo perché non sempre rifarlo è la soluzione migliore. A volte, è meglio ripristinare l’esistente o livellare con materiali adeguati. Sul tipo di intervento, influisce anche la tipologia di impianto di riscaldamento installato.

Se hai comprato un locale già arredato
Naturalmente in questo caso rifare la vimentazione diventa più complicato, ma non impossibile: l’ideale è accumulare tutta la mobilia, per esempio, in un box. Spesso è il vecchio proprietario che si preoccupa di traslocare i mobili. Se serve, però, la ditta che esegue i lavori di pavimentazione può fornire anche un preventivo per il trasloco che in molte situazioni può includere anche smontaggio, trasporto nel luogo definito e montaggio. Oppure, è possibile rivolgersi a una ditta di traslochi.
Se non è possibile traslocare i mobili, un’alternativa è quella di spostarli, man mano, da un punto all’altro del negozio, anche se i tempi si allungherebbero (e quindi anche i costi che aumenterebbero del 10-15%).
L’azienda potrebbe rispondere a questa esigenza proponendo un pavimento “flottante” che permette di organizzare la posa per step, lavorando stanza per stanza.
Rifare i pavimenti del negozio: quali sono le tempistiche
Se ipotizziamo un negozio di 80/100 metri quadrati arredato, sono necessari in genere dai 7 ai 10 giorni. Scendiamo a 5-7 se è vuoto. I tempi di posa, però, dipendono da diverse variabili. Qualche esempio?
- per pavimenti a secco posti in opera da operai abituati a farlo: occorrono tempi estremamente celeri, massimo qualche giorno;
- per le resine da sovrapporre all’esistente: calcola circa 15 giorni (anche considerando i tempi di asciugatura)
- se si deve porre in opera un impianto termico a pavimento con rifacimento del massetto: potrebbe volerci fino ad un mese e oltre.
Quanto costa cambiare un pavimento
I costi sono molto variabili e dipendono strettamente dal tipo di materiale scelto e dal tipo di lavoro da eseguire: va da sé che qualora intendiate modificare interamente il pavimento smantellando il massetto i costi aumentano notevolmente.
Il gres porcellanato di prima scelta di medie o piccole dimensioni è fornito e posto in opera con cifre che si aggirano intorno ai 50 euro al m². La stessa tipologia di materiale, ma di dimensioni più grandi può costare fino 100/130 euro al m². I fuganti a base resine, per esempio, costano cinque volte di più rispetto a quelli a base cementizia (avendo però caratteristiche migliori).

Il costo di un pavimento in parquet, posato in opera, va dai 55/60 euro al m² a salire a seconda del formato, dell’essenza, e del tipo di parquet (massello tradizionale o prefinito). Un pavimento in laminato ad incastro senza colla costa posato in opera 35/45 euro al m². Un pavimento in Pvc ad incastro senza colla idrorepellente, invece, costa 55/65 euro al m².
Il costo delle cementine invece si aggira mediamente intorno ai 50 euro, meno se la qualità non è buona, di più se ottima. A tutto ciò, vanno aggiunti circa 20 euro al m² per la posa in opera e ulteriori costi per la successiva lucidatura.