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Aprire un negozio: come fare, quali permessi occorrono e quanto costa

State pensando di aprire un negozio, ma non sapete da dove cominciare? Avete paura dell’iter burocratico e dei costi da sostenere? Rasserenatevi, non è una scelta impossibile: ecco come fare, dall’individuazione del locale giusto sino al giorno di inaugurazione.

Quando si decide di aprire un negozio, la prima e fondamentale cosa da stabilire è cosa si vuole vendere e dove. Quindi su quale settore merceologico puntare (abbigliamento, calzature, ristorazione, ecc.) ed il luogo che può essere più adatto per aprire un negozio in base alla merce che verrà proposta. Le due cose sono ovviamente tra di loro strettamente connesse, facciamo alcuni esempi. Aprire un ristorante di pesce in una località marina è senz’altro una buona idea perché si può contare su un pescato sempre fresco e, quindi, attirare più clientela, ma occhio alla concorrenza. O ancora, un negozio di prodotti enogastronomici tipici locali sarà perfetto nel centro storico della città, ricco di turisti, anziché in un quartiere residenziale, mentre al contrario, un minimarket avrà più successo in un punto pieno di abitazioni piuttosto che in una zona di hotels.

Aprire un negozio: le dimensioni contano

Bene, abbiamo scelto accuratamente settore merceologico e luogo. Adesso dobbiamo capire quanto grande sarà il nostro negozio. Il decreto Bersani ha infatti semplificato moltissimo la burocrazia per i locali commerciali di dimensioni ridotte, per i quali non è più necessario richiedere un’apposita licenza.

In particolare non occorre licenza:

per locali fino a 150 mq in Comuni con meno di 10mila abitanti

per locali fino a 250 mq in Comuni con più di 10mila abitanti.

Da questa distinzione sono escluse le tabaccherie, in quanto vengono prodotti coperti da monopolio statale.

Ciò posto, prima di aprire un negozio vanno fatte ovviamente tutte le necessarie comunicazioni al Comune.

Aprire un negozio: le comunicazioni ed i permessi

Per poter aprire un negozio, quindi, occorre inviare una comunicazione denominata Scia allo Sportello unico delle attività produttive del Municipio (il Suap) entro 30 giorni prima dell’apertura, precisando che il titolare intende rispettare la normativa in vigore.

Questo per i negozi di dimensioni ridotte come prima precisati.

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Per quelli più grandi, invece, occorre richiedere l’autorizzazione del Comune, sufficiente per i locali fino a 1.500 mq nei Comuni piccoli e fino a 2.500 in quelli più grandi (il discrimine è sempre dato dai 10mila abitanti). L’Ente deve rispondere entro 90 giorni, altrimenti vale la regola del silenzio-assenso.

Altri step indispensabili per aprire un negozio sono: iscrizione alla Camera di Commercio, iscrizione all’Inps per i contributi previdenziali, iscrizione all’Inail per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, apertura della partita IVA per il pagamento delle tasse.

Per chi intende aprire un alimentari, dovrà ottenere lo speciale permesso rilasciato dalla ASL per ottenere l’agibilità igienico-sanitaria.

Ottenuti tutti questi permessi, l’ultimo adempimento sarà quello di inviare la comunicazione unica al Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di Commercio. Sarà quest’ultima ad avvisare tutti gli altri enti (e a chiudere finalmente il cerchio).

Bene, ormai ci siamo: il vostro sogno diventa realtà! Avete aperto il vostro esercizio commerciale! Non vi resta che arredarlo, ma vi assicuriamo che con Emiliano Arredamenti questa è la parte rilassante…pensiamo a tutto noi!